ALBERTO BIASI
Rilievi ottico-dinamici
A cura di Alberto Zanchetta
Inaugurazione giovedi 13 marzo ore 18 - 21
13 marzo – 30 aprile 2008
L’ottava mostra della Galleria Dep Art rende omaggio a Alberto Biasi [Padova - 1937], esponente di spicco del Gruppo N e a tutt’oggi accreditato maestro dell’arte cinetica e programmata. La ricerca di Biasi è indirizzata alla sperimentazione dell’interferenza, la cangianza e il movimento visivo. Diversamente da analoghe ricerche cinetiche, le opere di Biasi sono virtualmente cinetiche perché – pur fisicamente immobili – il dinamismo è in parte conseguente alla mobilità del punto di vista e all’applicazione di costruzioni lineari.
In mostra una selezione di opere che ne hanno contraddistinto la ricerca in una direzione metodologica, fenomenologica e scientista. Realizzati nel lustro degli anni Sessanta e poi ripresi saltuariamente, i rilievi ottico-dinamici appartengono a uno dei cicli più peculiari dell’artista; così intitolati per sottolineare l’apparenza attivata dall’occhio umano che diventa motore e creatore delle forme (inesistenti sul piano fisico ma percettivamente reali quanto più appaiono instabili), i rilievi ottico-dinamici testimoniano la vocazione autenticamente fenomonologica di Biasi, mirata ad indagare “le leggi che collegano le interazioni tra percezione, memoria e immaginazione nelle dinamiche di realtà delle immagini di cui si popola il mondo della pura apparenza”.
Alberto Biasi, pittore e scultore, nasce a Padova il 2 giugno 1937. Frequenta dapprima gli studi classici, poi l'Istituto di Architettura ed il Corso Superiore di Disegno Industriate a Venezia. Nel frattempo inizia l'attività artistica e nel 1959 forma il Gruppo N con cui lavora ininterrottamente fino at 1967. Nel 1960 espone con Castellani, Manzoni e con gli artisti europei della "nuova concezione artistica". Nel '61, come coautore del Gruppo N, è fra i promotori di Nuove Tendenze e nel 62 fra i fondatori di Arte Programmata.
In quel periodo firma collettivamente Gruppo N opere come le "trame", i "rilievi ottico-dinamici"ottenuti per sovrapposizioni di strutture lamellari, le "forme dinamiche"ottenute per torsioni, le fotoriflessioni in movimento reale, gli ambienti a percezione instabile.
Dopo lo scioglimento del Gruppo N "si riscopre solista" e inizia a lavorare sulle forme e spazialità cangianti e sui movimenti armonici realizzando un ciclo consistente di opere dal titolo politipo. Successive sono le opere in cui abbina elementi lamellari in torsione e parti in movimento reale, oppure inserisce forme e cromatismi di forte suggestione figurale. In epoca recente Biasi ha sviluppato quest'ultima ricerca e per contrasto fra la plasticità del minirilievo e la bidimensionatità della pittura fa scaturire immagini che vivono con chi le guarda e che appaiono evocative di un mondo in continuo divenire.
Oltre a dodici esposizioni di gruppo ha allestito più di sessanta esposizioni personali e partecipato a oltre trecentocinquanta collettive, fra cui Ia XXXII e la XLII Biennale di Venezia, la XI Biennale di San Paolo, la X e la XI Quadriennale di Roma e le più note Biennali della grafica, ottenendo numerosi e prestigiosi riconoscimenti. Nel 1988 una sua antologica al Museo Civico agli Eremitani di Padova ha raggiunto un'affluenza di 42.000 visitatori. Sue opere si trovano al Modern Art Museum di New York, alta Galleria Nazionale di Roma e nei Musei di Belgrado, Bolzano, Bratislava, Buenos Aires, Ciudad Bolivar, Epinal, Gallarate, Guayaquil, Livorno, Lodz, Ljubljana, Middletown, Praga, San Francisco, Saint Louis, Tokio, Torino, Ulmer Museum, Ulm, Venezia, Wroclaw, Zagabria ed in numerose collezioni italiane e straniere.