Turi SIMETI

Turi SIMETI

25 ovali neri 1962

96 ovali bianchi 1965

Un ovale grigio 1970

3 ovali neri su un rettangolo 1993

10 ovali bianchi 2015

3 ovali neri 2015

4 ovali rossi 2016

5 ovali bianchi 2016

10 ovali blu 2017

5 ovali bianchi 2017

3 ovali azzurri 2017

12 ovali gialli 2018

Un ovale di piombo 2018

2 ovali gialli 2020

4 ovali rossi 2020

3 ovali rossi 2020

8 ovali bianchi 2020

Turi Simeti
Alcamo 1929 - Milano 2021

Turi Simeti nasce ad Alcamo, in provincia di Trapani, il 5 agosto 1929.

Nel 1958 si trasferisce a Roma per motivi di lavoro, qui avvia i primi contatti con il mondo dell’arte e, tra gli altri, conosce Alberto Burri, del quale, per un periodo, frequenterà lo studio. I suoi primi elaborati, che risalgono a quel periodo, risentono chiaramente dell’influenza di Burri e soprattutto del suo modo di trattare i materiali, come ad esempio le bruciature.

Sempre in quegli anni, Simeti avrà modo di passare lunghi periodi di soggiorno a Londra, a Parigi e a Basilea, entrando così in contatto con l’avanguardia artistica dell’epoca e muovendosi in sintonia con la dilagante volontà di azzeramento della tradizione e dei codici precostituiti dell’espressione artistica. In generale, gli anni '60 furono un periodo di cambiamento radicale e di effervescenza culturale in Europa, non solo nell’arte, con una pluralità di tendenze che riflettevano la complessità e la diversità delle sfide e delle aspirazioni dell'epoca.

Il linguaggio di Simeti acquista ben presto una definita riconoscibilità attraverso l’uso della monocromia e del rilievo (le cosiddette tele sagomate) come uniche procedure compositive. La forma ellittica è destinata a diventare la cifra iconica del lavoro dell’artista, e non verrà mai alterata se non poche occasioni.
La sua attività espositiva si avvia nel 1963, con la partecipazione ad esposizioni quali la IV Rassegna di arti figurative di Roma e del Lazio, al Palazzo delle Esposizioni, a Roma, il VIII Premio Termoli, al Palazzo del Comune di Termoli e Arte Visuale, a Palazzo Strozzi, a Firenze.
Prende poi parte alle mostre dedicate alle Nuove Tendenze, a Zagabria nel 1965 e a quelle nella Galleria Il Cenobio di Milano, a Modena e Reggio Emilia nel 1967. È presente anche all’estero in significative ricognizioni internazionali dedicate a quelle nuove aree di ricerca, come ad esempio Arte Programmata - Aktuel 65 e Weiss auf Weiss a Berna nel 1965 e 1966. Altra esperienza fondamentale riguarda la partecipazione con alcune opere alla mostra collettiva Zero Avantgarde, allestita nel 1965 nello studio di Lucio Fontana a Milano, un evento che segnò la storia dell’arte italiana del secondo dopoguerra e che ebbe un impatto così rilevante che venne riproposta  con il medesimo impianto alla Galleria Il Punto a Torino e alla Galleria Il Cavallino a Venezia. Tale mostra, a distanza di una cinquantina d’anni dalla sua apertura, sarà ulteriormente celebrata nel 2013 quando, con un progetto con la direzione artistica di Nanda Vigo, la Galleria Christian Stein di Milano organizza una esposizione collettiva con gli stessi artisti di allora corredata da un corposo volume ricco di documenti e testimonianze dell’epoca. 

La prima mostra personale di Simeti ha luogo invece nel 1965 in Germania, nella Galerie Wulfengasse a Klagenfurt, seguita da una esposizione l’anno successivo negli spazi della Galleria Vismara, a Milano, accompagnata da un catalogo con presentazione di Giuseppe Gatt. 
Nel 1966, l’artista si stabilisce definitivamente a Milano e prende studio nella vicina Sesto San Giovanni, nel cosiddetto “Quartiere delle Botteghe”. Qui, Felice Valadè, un ricco costruttore e collezionista, aveva messo a disposizione una serie di spazi destinati a essere usati dagli artisti come studio. Qui Simeti si trova a operare in un contesto particolarmente fertile, tendenzialmente anarchico, dove gli scambi e il travaso di idee, così come gli scontri, erano all’ordine del giorno, viste le distinte e distanti personalità che agivano simultaneamente. Nel Quartiere delle Botteghe avevano un laboratorio anche l’amico Enrico Castellani, oltre ad Agostino Bonalumi, e molti altri.

Tra il 1966 e il 1969, invitato come Artist in Residence dalla Fairleigh Dickinson University, si trattiene per lunghi periodi a New York, allestendo un proprio studio e realizzando numerose opere all’interno della poetica “Zero” che è andato definendo.

La sua raggiunta collocazione all’interno del panorama dell’arte contemporanea si conferma attraverso una crescente serie di esposizioni in svariate gallerie, sia italiane (Il Chiodo a Palermo, Giraldi a Livorno, Stefanoni a Lecco), che straniere, specialmente in Svizzera e in Germania, dove la sua fama va crescendo, tanto che le sue opere, da sempre presenti nelle edizioni della più importante fiera d’arte del mondo: Art Basel, sono esposte nel 1971 nella Galerie m. di Bochum, da Loehr a Frankfurt e nella Galerie Bettina a Zürich.

Il 1971 segna un momento sensibile nel cammino dell’artista, con un gesto di contestazione radicale del linguaggio artistico-pittorico, Simeti dà vita ad una performance nella Galleria La Bertesca a Genova: Distruzione di un aliante, di cui sono ancora rigorosamente conservati i resti, in bidoni blu, etichettati, firmati e numerati. Questa rottura, tuttavia, non deriva una negazione del suo lavoro sulla superficie, che infatti prosegue invariato. I contenitori contenenti i resti dell’aliante sono esposti nuovamente nel 2015 in occasione di una sua mostra retrospettiva alla Galerie Almine Rech a Bruxelles.

Negli anni successivi, dal 1973 al 1979, la sua attività espositiva lo porta in diverse città europee come Basilea, Düsseldorf, Coblenza infatti le sue mostre personali sono principalmente all’estero fino alla fine del decennio. Nel 1980 la Pinacoteca Comunale di Macerata ospita una mostra personale. Dallo stesso anno inizia a lavorare in un suo nuovo studio a Rio de Janeiro, città in cui trascorre i lunghi periodi invernali e dove negli anni successivi espone ottenendo importanti consensi.

Dopo alcuni interventi in Sicilia, a Gibellina nel 1980, alla Galleria Pagano di Bagheria, presso l’Opera Universitaria di Palermo nel 1981, e a Milano con una personale nello Studio Grossetti nel 1982, Simeti inizia a esporre principalmente all'estero, presso la Galerie Passmann di Friburgo e la GaIerie Wack di Kaiserslautern nel 1983, la Galerie Maier di Kitzbüehl e la Galerie Ahrens di Coblenza nel 1984, la Galeria Paulo Figueiredo di San Paolo del Brasile e la Galerie 44 di Düsseldorf nel 1985, la Galerie Apicella di Bonn neI 1986 e la Galerie Monochrome di Aachen nel 1987.

Simeti torna ad esporre in Italia nel 1989 con una personale allestita nuovamente presso la Galleria Vismara di Milano. Le sue tele a rilievo, definite “tele sagomate”, vengono accostate a quelle di altri artisti che operano in modo analogo in mostre quali La Tela Estroflessa nell’Area Milanese dal 1958 ad Oggi, presso Arte Struktura nel 1989 e 58-‘80 Bonalumi - Castellani - Simeti /Tre Percorsi, sempre a Milano, nella Galleria Millenium.

Nel 1991 espone un’ampia selezione di lavori al Museo Civico di Gibellina, negli anni successivi, oltre a personali con opere recenti a Rio de Janeiro, Biberach, Kaiserslautern, Milano, Bolzano e Trapani, altre retrospettive hanno luogo nel 1996 nel Kunstverein di Ludwigsburg e a Erice. Nel 1998 tiene una personale alla Galerie Kain di Basilea, seguita da altre esposizioni a Biberach, Ladenburg e Mannhein e dalla partecipazione alla mostra documentaria Arte in Italia negli anni 70 presso La Salerniana di Erice.

Sue personali sono allestite presso lo Studio d’Arte Harry Zellweger di Basilea e nella Galleria Uwe Sacksofsky ad Heidelberg, entrambe nel 2000; presso la Civica Galleria d’Arte Moderna di Gallarate nel 2001, la Fondazione Mudima a Milano, la Galleria Maier a Kitzbühel, la Galerie Wack a Kaiserslautern nel 2002.

Di particolare rilievo l’esposizione a Roma negli spazi della Galleria Pino Casagrande, con una presentazione di Bruno Corà, nel 2009 e la grande antologica realizzata nel 2010 ad Alcamo. Nello stesso anno tiene anche un’importante mostra individuale nella Galleria Salvatore + Caroline Ala, a Milano.

Nel 2012 il suo lavoro è ampiamente presentato dalla Mayor Gallery a Londra, che spesso lo rappresenta anche durate la prestigiosa fiera Art Basel. Mentre nel 2013, presso la Dep Art Gallery a Milano, viene organizzata una sua mostra con una selezione di importanti opere esclusivamente degli anni Sessanta. A partire da questi anni si conferma una sempre crescente attenzione internazionale per il lavoro di Simeti i cui pezzi sono fra i più contesi nelle principali aste internazionali: nel 2014 espone a New York nella De Buck Gallery, a Parigi nella Tornabuoni Art e a Saint Moritz nella Galerie Stefan Hildebrandt, mentre nel 2015 sue personali hanno luogo nella Almine Rech Gallery a Bruxelles, da Volker Diehl a Berlino. Nello stesso anno espone di nuovo da Dep Art Gallery, a Milano che, nel mese di settembre, inaugura la nuova sede con una mostra dedicata esclusivamente ad opere bianche, dagli anni Sessanta alle più recenti. Sempre grazie alla collaborazione con Dep Art Gallery, poco dopo la costituzione l’Archivio Turi Simeti, viene annuncia la preparazione del Catalogo Ragionato dell’artista, a cura di Antonio Addamiano e Federico Sardella, che sarà dato alle stampe nel 2017 con la casa editrice Skira, la più rinomata per i cataloghi ragionati di artista.

 

Negli anni successivi alla costituzione dell’archivio, con la più ampia collaborazione della famiglia, e dopo la pubblicazione del catalogo ragionato, la carriera di Simeti continua a ricevere un forte interesse internazionale. Infatti, si susseguono collaborazioni con gallerie non solo italiane ma anche europee e americane e fino ad arrivare ad esporre nel 2019 in Corea Leeahn Gallery, Daegu (Corea del Sud), mentre in Italia sono prevalenti le mostre nei musei, pubblici e privati.

Dopo la morte dell’artista avvenuta a Milano il 16 marzo 2021 a casa del COVID-19. L’archivio passa totalmente alla figlia Martina Simeti che con passione e capacità prosegue il lavoro di supporto alle gallerie che continuano a rendere omaggio a Simeti anche dopo la sua scomparsa.

Turi Simeti
Alcamo 1929 - Milan 2021

Turi Simeti was born on August 5, 1929 in Alcamo, in the province of Trapani.
In 1958 he moved to Rome for work reasons, and he made his first contacts with the art world, including Alberto Burri, whose studio he would frequent for a while. His early works, dating from that period, are clearly influenced by Burri and his way of working with materials.

It was also during these years that Simeti had the opportunity to spend long periods in London, Paris and Basel, thus coming into contact with the artistic avant-garde of the time and getting in tune with the widespread desire to rethink tradition and the pre-established codes of artistic expression.

Within this strict reductionist aspiration, his language soon became distinctly recognizable through the use of monochrome and relief (the so-called shaped canvases) as the only compositional procedures. And so the figure of the ellipse made its appearance, destined to become the iconic feature of the artist's work as well as the sentiment around which his work develops and unfolds even today.

His exhibition activity began in 1963 with the participation in such exhibits as the “IV Rassegna di arti figurative di Roma e del Lazio”, at the Palazzo delle Esposizioni, in Rome; the “VIII Premio Termoli”, at the Palazzo del Comune di Termoli and “Arte Visuale”, at the Palazzo Strozzi, in Florence.

A fundamental experience was his participation in the group exhibition Zero Avantgarde, set up in 1965 in Lucio Fontana's studio in Milan, and then continued with the same project at Galleria Il Punto in Turin and Galleria Il Cavallino in Venice.

He then took part in the exhibitions dedicated to the New Tendencies, held in Zagreb in 1965, and those held at the Galleria Il Cenobio in Milan, Modena and Reggio Emilia in 1967. He also featured abroad in important international exhibitions dedicated to this area of research. These included Arte Programmata - Aktuel 65 and Weiss auf Weiss in Bern in 1965 and 1966.  Fifty years after its inauguration, this exhibition would be further celebrated in 2013, when the Galleria Christian Stein in Milan organized a group exhibition with the same artists of that time, accompanied by an extensive volume of documents and testimonies of the period, under the artistic direction of Nanda Vigo. 

His first solo exhibition took place in Germany in 1965 at the Galerie Wulfengasse in Klagenfurt, the next year being followed by an exhibition at the Galleria Vismara in Milan, accompanied by a catalogue with an introduction by Giuseppe Gatt.


In 1966, Simeti settled permanently in Milan, with a studio in the nearby Sesto San Giovanni, in the so-called “Quartiere delle Botteghe”. Here, Felice Valadè, a wealthy builder and collector, had provided a number of spaces for artists to use as studios. Here Simeti found himself working in a particularly fertile context, tendentially anarchic, where the exchange and transfer of ideas, as well as confrontations, were commonplace, in view of the distinct and distant personalities acting simultaneously. His friend Enrico Castellani also had a studio in the Quartiere delle Botteghe. So did Agostino Bonalumi and many others.

Between 1966 and 1969, invited by Fairleigh Dickinson University as Artist in Residence, he spent long periods in New York, where he set up his own studio and produced numerous works within the language he was to define.

Back in Italy, his position in the contemporary art scene was confirmed by a succession of exhibitions in different Italian galleries (Il Chiodo in Palermo, Giraldi in Livorno, Stefanoni in Lecco) and abroad, especially in Switzerland and Germany, where his popularity grew to the point that his works, which have always been present in the editions of the most important art fair in the world - Art Basel - are also exhibited in 1971 at Galerie M. in Bochum, at Loehr in Frankfurt and at Galerie Bettina in Zurich.

1971 marked a sensitive moment in the artist's journey; in a gesture of radical contestation of language, Simeti gave life to a performance at the Galleria La Bertesca, in Genoa: Destruction of a Glider, the remains of which are still preserved in blue barrels, signed and numbered, proposed again in 2015 on the occasion of a solo exhibition of his work at Galerie Almine Rech in Brussels. This break, however, did not result in denying his work, which indeed continues unchanged.

In the following years, his exhibition activity took him to several European cities such as Basel, Düsseldorf, Koblenz. In 1980 he had a solo exhibition at the Pinacoteca Comunale di Macerata. From the same year he began to work in his new studio in Rio de Janeiro, a city where he spent the long Italian winters and where he exhibited in the following years, obtaining important recognition.

After some works in Sicily, in Gibellina in 1980, at the Galleria Pagano in Bagheria, at the Opera Universitaria in Palermo in 1981, and in Milan with a solo exhibition at Studio Grossetti in 1982, Simeti began to exhibit mainly abroad: at Galerie Passmann in Freiburg and Galerie Wack in Kaiserslautern in 1983; Galerie Maier in Kitzbühel and Galerie Ahrens in Koblenz in 1984; Galeria Paulo Figueiredo in São Paulo, Brazil and Galerie 44 in Düsseldorf in 1985; Galerie Apicella in Bonn in 1986 and Galerie Monochrome in Aachen in 1987.

Simeti again exhibited in Italy in 1989 with a solo show at Galleria Vismara in Milan. His relief canvases, called “shaped canvases”, are juxtaposed with those of other artists working in a similar way in exhibitions such as “La Tela Estroflessa nell'Area Milanese dal 1958 ad Oggi”, at Arte Struktura in 1989, and 58-'80 Bonalumi - Castellani - Simeti /Tre Percorsi, again in Milan, at Galleria Millenium.

In 1991 he exhibited a wide selection of works at the Civic Museum of Gibellina, and in the following years, in addition to solo exhibitions with recent works in Rio de Janeiro, Biberach, Kaiserslautern, Milan, Bolzano and Trapani, further retrospectives took place at the Kunstverein Ludwigsburg and in Erice in 1996. In 1998 he held a solo exhibition at the Galerie Kain in Basel, followed by other exhibitions in Biberach, Ladenburg and Mannhein, and participated in the documentary exhibition “Arte in Italia negli anni 70” at La Salerniana in Erice.

Further solo exhibitions were held at the Harry Zellweger Art Studio in Basel and at the Uwe Sacksofsky Gallery in Heidelberg, both in 2000; at the Civica Galleria d'Arte Moderna in Gallarate in 2001, at the Fondazione Mudima in Milan, at the Galleria Maier in Kitzbühel as well as at the Galerie Wack in Kaiserslautern in 2002.

Particularly noteworthy are the exhibition in Rome at the Galleria Pino Casagrande, with an introduction by Bruno Corà, in 2009, and the large anthological exhibition held in Alcamo in 2010. In the same year he had an important solo exhibition at the Salvatore + Caroline Ala Gallery in Milan.

In 2012, Simeti's work is widely presented by the Mayor Gallery in London, which also often represents him during the prestigious Art Basel fair. In 2013, at the Dep Art Gallery in Milan, an exhibition of his work was organized with a selection of important pieces exclusively from the 1960s. As part of this collaboration, the new Simeti Archive was established at the end of the year, with Antonio Addamiano, director of the Dep Art Gallery, as its president.

From these years on, Simeti's work has been received renewed international attention. In 2014 he exhibited in New York at De Buck Gallery, in Paris at Tornabuoni Art and in Saint Moritz at Galerie Stefan Hildebrandt, while in 2015 his solo shows took place at Almine Rech Gallery in Brussels and at Volker Diehl's in Berlin. In the same year, he exhibited again at Dep Art Gallery in Milan, which in September inaugurated its new location with an exhibition dedicated exclusively to white works, from the 1960s to the most recent. The preparation of the artist's “Catalogo Ragionato”, edited by Antonio Addamiano and Federico Sardella, was announced, to be published in 2017 by Skira, the most renowned publisher of artists' catalogues.

 

In the years following the creation of the archive, with the wider collaboration of his family and after the publication of the “Catalogo Ragionato”, Simeti's career continued to receive strong international interest. In fact, collaborations with not only Italian but also European and American galleries followed one after the other, culminating in an exhibition in 2019 at Korea Leeahn Gallery, Daegu (South Korea), while in Italy there were more exhibitions in museums, both public and private.

After the artist's death in Milan on March 16, 2021, due to COVID-19, the archive was completely taken over by his daughter Martina Simeti, who continues with passion and skill the work of supporting the galleries that have paid tribute to Simeti even after his death.

Esposizioni personali / Personal exhibitions

2023
Madrid, Parra & Romero, 'Turi Simeti. A Continuous Act With a Specific Form

2022
Paris, Almine Rech, 'Turi Simeti : l’aventure monochrome(s)'

2021
Munich, Walter Storms, Turi Simeti

2020
Knokke, Boon Art Gallery, Italian Minimalism: Turi Simeti
Milano, Dep Art Gallery, Turi Simeti. Works 1960 - 2020
Mikulov, Galerie Zavodny, Turi Simeti

2019
Daegu. Leeahn Gallery, FantasMIma
Berlin, Diehl Gallery, Turi Simeti

2018
Monaco, Galerie Retelet, Turi Simeti
Mainz, CADORO Zentrum für Kunst und Wissenschaft, Turi Simeti 33 anni dopo
Zurigo, Plutschow Gallery, Turi Simeti opere 1961/2018

2017
Palermo, Palazzo Belmonte Riso, Turi Simeti. Grandi opere
Seoul, Leeahn Gallery, Turi Simeti
Catanzaro, MARCA, Museo delle Arti di Catanzaro, Turi Simeti, Opere 1961-2017

2015
Milano, Galleria Dep Art, Turi Simeti, Opere Bianche
Berlin, Galerie Volker Diehl, Turi Simeti, Alcamo
Bruxelles, Almine Rech, Turi Simeti. Le Choix du Signe
Bruxelles, Almine Rech Gallery/Projectroom, Turi Simeti

2014
Cassino, CAMUSAC, Turi Simeti, Rilievi
St. Moritz, Galerie Stefan Hildebrandt, Turi Simeti
Parigi, Tornabuoni Art, Turi Simeti
Livorno, Galleria Giraldi, Turi Simeti, Ai poli
New York, De Buck Gallery, Turi Simeti. The Primary Form of Painting
Milano, Luca Tommasi Arte Contemporanea, Turi Simeti, Untitled
Chiari, Galleria d’Arte l’Incontro, Turi Simeti

2013
Agrigento, Fabbriche Chiaramontane, Turi Simeti, L’armonia inquieta
Milano, Dep Art Gallery, Turi Simeti, Anni Sessanta

2012
Londra, The Mayor Gallery, Turi Simeti, Pianissimo
Seregno, Artesilva, Turi Simeti
Laderburg, Galerie Linde Hollinger, Three Dimensions. Jürgen Paas, Turi Simeti

2011
Roma, Gallerja, Turi Simeti
Legnago, Libreria Ferrarin, Turi Simeti. Ipotesi di perfezione
Intra, Studio d’Arte Lanza, Turi Simeti

2010
Trapani, Magazzini dell’Arte Contemporanea, Turi Simeti
Alcamo, ex Collegio dei Gesuiti, Turi Simeti, Opere 1960-2010
Milano, Galleria Salvatore e Carolina Ala, Turi Simeti

2009
Padova, Maab Studio d’Arte, Turi Simeti
Roma, Studio d’Arte Contemporanea Pino Casagrande, Turi Simeti
Montecarlo, Maretti Arte Monaco, Turi Simeti, Sobrieté

2008
Prato, Armanda Gori casa d'Arte, Turi Simeti, La forma del silenzio

2007
Acqui Termi, Globart Gallery, Turi Simeti, Opere recenti

2006
Lugano, Galleria Bim, Banca Intermobiliare, Turi Simeti, Opere recenti

2005
Lugano, Spazio ARTantide, Turi Simeti. Ombre nello spazio

2004
Verona, Galleria d'Arte Serego, Turi Simeti, Opere scelte dagli anni ’60 ad oggi
Milano, Galleria Poleschi, Turi Simeti. Opere 1990-2004

2003
Livorno, Galleria Giraldi, Turi Simeti, ll silenzio dello spazio
Seregno, Arte Silva, Turi Simeti

2002
Milano, Fondazione Mudima, Turi Simeti, Opere recenti
Kitzbüell, Galerie Zeitkunst, Turi Simeti
Kaiserslautern, Galerie Wack, Turi Simeti

2001
Gallarate, Galleria Civica d'Arte Moderna, Turi Simeti, Mostra antologica

2000
Basel, Studio d'Arte Harry Zellweger, Turi Simeti
Heidelbergl, Galerie Uwe Sacksofsky, Turi Simeti

1999
Biberach, Galerie Uli Lang, Turi Simeti

1998
Basel, Galerie Kain, Turi Simeti

1997
Milano, Galleria Vinciana, Simeti
Bolzano, Galleria Le Chances de l' Art, Simeti. Seguendo il ritmo delle forme in rilievo
Florianópolis, Relevos, Museu Victor Meirelles, Turi Simeti

1996
Erice, La Salerniana, ex convento di San Carlo,Turi Simeti
Ludwigsburg, Villa Franck, Kunstverein Ludwigsburg, Turi Simeti. Werke 1962-1996
Biberach, Galerie Uli Lang, Simeti
Kaiserslautern, Galerie Wack, Turi Simeti. Reliefs und Collagen

1994
Rio de Janeiro, Paço Imperial, Ministério da Cultura, Turi Simeti. 10 verões cariocas
Robbiate, Spini Arte, Irma Blank, Turi Simeti

1991
Kaiserslautern, Galerie Wack, Turi Simeti
Gibellina, Museo Civico di Gibellina, Turi Simeti. 1961-1991. Trent’anni di lavoro

1989
Milano, Galleria Vismara, Turi Simeti, nuovi lavori

1986
Bonn, Galerie Apicella, Turi Simeti
Rio de Janeiro, Galeria de Arte Centro Empresarial Rio, Simeti

1985
Radolfzell, Galerie Vayhinger, Turi Simeti
São Paulo, Paulo Figueiredo Galeria de Arte, Turi Simeti
Mainz-Bretzenheim, Galerie van der Koelen, Turi Simeti. Raumkonzepte
Düsseldorf, Galerie 44, Turi Simeti

1984
Kitzbüell, Galerie Maier, Turi Simeti
Rio de Janeiro, Espaço Petite Galerie, Simeti
Koblenz, Galerie Jürgen Ahrens, Turi Simeti. Neue bilder

1983
Freiburg, Galerie Passmann, Turi Simeti
Kaiserslautern, Galerie Wack, Turi Simeti

1982
Schaffhausen, Kunstverein Schaffhausen, Simeti
Milano, Studio Grossetti, Turi Simeti

1981
Palermo, Opera Universitaria, Tele sagomate di Turi Simeti
Milano, Galleria Seno, Turi Simeti

1980
Macerata, Pinacoteca e Musei Comunali di Macerata, Turi Simeti: lo spazio della mente

1979
Koblenz, Galerie Jürgen Ahrens, Turi Simeti. Raumkonzepte 1962-1979
Trieste, Galleria Tommaseo, Simeti

1977
Düsseldorf, Galerie 44, Turi Simeti

1976
Konstanz, Galerie Dr. Luise Krohn, Turi Simeti. Monochrome Bilder
Basel, Galerie Liatowitsch, Turi Simeti, Monochrome Bilder und Reliefdrucke
Milano, Galleria Il Milione, Turi Simeti, opere dal 1962 al 1976

1975
Schwäbisch Gmünd, Galerie Edith Wahlandt, Turi Simeti

1974
München, Galerie Th Keller, Turi Simeti

1973
Rottweil, Forum Kunst, Turi Simeti
Düsseldorf, Galerie Wendtorf+Swetec, Turi Simeti. Monochrome Bilder, Objekte
Oldenburg, Galerie Centro, Turi Simeti. Monochrome Bilder, Objekte
Köln, Stoll Multiple Art, Turi Simeti

1972
Bergamo, Galleria dei Mille, Turi Simeti
Verona, Galleria Ferrari, Turi Simeti

1971
Zürich, Galerie Bettina, Turi Simeti
Genova, Galleria La Bertesca, Turi Simeti, Distruzione dell’aliante
Bochum, Galerie M. , Ulrich Erben, Turi Simeti
Novara, Galleria Uxa, Turi Simeti
Frankfurt am Main, Galerie Loehr, Ulrich Erben, Bilder. Turi Simeti, Objecte

1969
Kreuzlingen, Galerie Latzer, Turi Simeti
Virgin Islands, Henry Gallery, Turi Simeti
Lecco, Galleria Stefanoni, Turi Simeti

1968
Roma, Galleria Cadario, Turi Simeti
Milano, Galleria Cadario, Turi Simeti
Livorno, Galleria Giraldi, Turi Simeti

1967
Grenchen, Galerie Brechbüehl, Simeti. Zeigt neue Bilder

1966
Palermo, Galleria Il Chiodo, Simeti
Milano, Galleria Vismara, Simeti

1965
Klangenfurt, Galerie Wulfengasse, Bonalumi, Simeti

 

Mostra Turi SIMETI Opere 1960 - 2020

Turi SIMETI

8 settembre - 22 dicembre 2020

Opere 1960 - 2020

Mostra Turi SIMETI Opere bianche

Turi SIMETI

30 settembre - 19 dicembre 2015

Opere bianche

Mostra Turi SIMETI Anni Sessanta

Turi SIMETI

20 giugno - 27 luglio 2013

Anni Sessanta