Scanavino. Opere 1968 - 1986
a cura di Claudio Cerritelli
Dep Art Gallery, Milano
9 aprile - 1 giugno 2016
Apre venerdì 8 aprile nei nuovi spazi della galleria milanese Dep Art la mostra dedicata ad Emilio Scanavino dal titolo “Scanavino. Opere 1968 - 1986”.
Organizzata in collaborazione con l’Archivio Scanavino e con testo critico di Claudio Cerritelli, la monografica espone fino al 1° giugno circa 25 opere datate tra il 1968 e il 1986 tra cui Nascosto 1, rarissima tela del ‘68 che viene ripresentata al pubblico dopo essere rimasta celata allo sguardo dei più per decenni e che rappresenta un esempio della produzione degli anni più sperimentali di Scanavino. In questo periodo è particolarmente in luce un aspetto importante, che suggerisce una nuova chiave di lettura dell’opera dell’artista, legata alla natura dello spazio. Il vuoto inteso come campo infinito è reso tale ed esaltato dalla presenza di una geometria, una struttura sospesa nella purezza della monocromia del colore, in cui si annida l’espressione del linguaggio.
L’inaugurazione dell’esposizione si svolge in concomitanza della fiera internazionale di arte moderna e contemporanea MiArt e rientra nel palinsesto degli “eventi in città” promosso dalla manifestazione.
Il rigore che contraddistingue il lavoro della galleria Dep Art trova conferma anche in questa occasione: per precisa volontà infatti, le opere sono esposte “così come uscivano dallo studio dell’artista” – racconta il gallerista Antonio Addamiano – con le cornici originali o, laddove non sia stato possibile recuperarle, del tutto uguali a quelle dell’epoca. Un allestimento semplice e privo di fronzoli che esalta la forza e l’intensità comunicativa di Scanavino.
L’esposizione offre quindi un approfondimento dell’opera dell’artista genovese (Genova, 1922 - Milano, 1986), attraverso diversi lavori dalla fine degli anni ’60 in poi – come Eccesso del ’69 e gli splendidi Alfabeti senza fine del 1974 e del 1977 - concludendo il percorso con alcuni importanti dipinti degli anni ’80 tra cui Come l’edera.
L’irrequietezza e la grande sensibilità di Scanavino – che nascevano dall’impossibilità di “tenermi dentro le cose che ho da dire” come lui stesso affermava – definiscono un approccio emozionale che non scade mai in un pessimismo nichilista, ma lascia spazio alla speranza di una quiete possibile.
Titolo | Scanavino. Opere 1968 - 1986 |
Sede | Dep Art | Via Comelico 40, 20135 Milano |
Date | 9 aprile - 1 giugno 2016 |
Opening | venerdì 8 aprile, ore 18.30 |
Orari | da martedì a sabato, ore 10.30 – 19. Chiuso domenica e lunedì. |
Catalogo | bilingue italiano/inglese, con testo di Claudio Cerritelli |
Scanavino. Works 1968 – 1986
curated by Claudio Cerritelli
Dep Art Gallery, Milan
9 April – 1 June 2016
The exhibition dedicated to Emilio Scanavino “Scanavino. Works 1968 – 1986” opens on Friday 8th April in Dep Art Gallery's new venue in Milan.
The solo show, including a critical text by Claudio Cerritelli, is organized in collaboration with Scanavino Archive and will last until 1st June, showing around 25 works dating from between 1968 and 1986, amongst which Nascosto 1.
This uncommon canvas from 1968 is now presented to the public after having been hidden for decades and it is a perfect example of Scanavino's production from his most experimental years. In that period an important aspect of his production, linked to the nature of space, was particularly clear, which suggests a new interpretation of the artist's work. Vacuum is understood as an infinite field determined and exalted by the presence of a geometry, a structure suspended in the purity of monochromy, in which the expression of language nestles.
The opening of the show is held in conjunction with Miart, the international Fair of modern art and contemporary art in Milan and it is included in the "events in town" schedule promoted by the Fair.
The exhibition thus offers a focus on the work of this Genoese artist (Genoa, 1922 - Milan, 1986), presenting different works from the late 1960s onwards – such as Eccesso, 1969 and the beautiful Alfabeti senza fine, 1974 and 1977, to conclude the pathway with some important works from the eighties, amongst which Come l'edera.
The restlessness and the great sensitivity of Scanavino – arising from his inability to "keep within myself the things I have to say," as he said himslef - define an emotional approach that never degenerates into a nihilistic pessimism, but leaves pace to the hope of a possible peace.
Title | Scanavino. Works 1968 - 1986 |
Venue | Dep Art | Via Comelico 40, 20135 Milan |
Dates | 9 April – 1 June 2016 |
Opening | Friday 8 April, 6.30 pm |
Times | Tuesday - Saturday, h 10.30 – 19. Closed on Sundays and Mondays |
Catalogue | bilingual Italian/English, with texts by Claudio Cerritelli |